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La Storia dei Due Karmapa


Nel panorama spirituale del Buddhismo tibetano, la figura del Karmapa occupa una posizione di rilievo, essendo al centro della scuola Karma Kagyu. Questa linea spirituale, che poggia le sue fondamenta sull'insegnamento orale trasmesso da maestro a discepolo, incarna il vero significato della parola "Kagyu": una catena ininterrotta di istruzioni spirituali che si dipana attraverso i secoli. La radice di questa tradizione risale al XII secolo con Düsum Khyenpa, il primo Karmapa, la cui incarnazione fu profetizzata da Gautama Buddha nel Samadhiraja Sutra, segnando l'inizio di una serie di maestri illuminati riconosciuti per la loro profonda realizzazione spirituale.

Il Karma Kagyu, distinto anche per l'iconica "corona nera" indossata dal Karmapa, sottolinea l'importanza della trasmissione diretta e personale degli insegnamenti, che risale al Buddha Vajradhara e forma la cosiddetta "Rosario d'Oro" dei maestri Kagyu. Questa pratica enfatizza non solo la trasmissione degli insegnamenti ma anche la realizzazione spirituale personale, attraverso pratiche meditative profonde e trasformative.

Negli ultimi decenni, la comunità Karma Kagyu ha affrontato una sfida unica: la presenza di due Karmapa, Ogyen Trinley Dorje e Trinley Thaye Dorje. Questa divisione, originatasi dopo la scomparsa del 16° Karmapa, ha provocato dibattiti e divisioni all'interno della sangha, spingendo molti a riflettere sulla direzione futura di questa antica tradizione. Tuttavia, la storia dei due Karmapa non è solo una narrazione di divisione ma anche di potenziale unità e riconciliazione.



Nel 2018, l'incontro tra Ogyen Trinley Dorje e Trinley Thaye Dorje in Francia ha rappresentato un momento significativo verso la risoluzione di questa divisione settaria. Questo evento ha segnato non solo l'inizio di un dialogo costruttivo ma ha anche acceso una speranza tra i praticanti di tutto il mondo per un futuro unito della linea Karma Kagyu. La loro dichiarazione congiunta del 2023 riguardante la reincarnazione di Kunzig Shamar Rinpoche ha ulteriormente rafforzato questa speranza, sottolineando l'impegno condiviso verso il riconoscimento, l'educazione e la crescita spirituale del prossimo Shamarpa.

L'impatto di questi sviluppi va ben oltre i confini della scuola Karma Kagyu, offrendo al mondo un esempio luminoso di come la spiritualità possa essere un ponte verso la riconciliazione e l'unità. In un'epoca caratterizzata da divisioni e conflitti, la storia dei due Karmapa ci ricorda l'importanza di trovare una via comune, lavorando insieme per il bene superiore.

La vicenda dei due Karmapa e il loro cammino verso l'unità non è soltanto un capitolo significativo nella storia del Buddhismo tibetano, ma anche un messaggio universale sul potere della spiritualità di trascendere le divisioni, ispirando tutti noi a cercare terreno comune e a collaborare per il benessere di tutti gli esseri. Questo spirito di unità e collaborazione rappresenta l'essenza stessa del percorso spirituale buddista tibetano, ricordandoci l'importanza di mantenere viva la fiamma della saggezza e della compassione in ogni azione che intraprendiamo.


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